La fiera del turismo TTG Travel Experience

Grazie ad un messaggio e ad un invito è accaduto tutto.
E per tutto intendo davvero tutto, non solo la decisione di partecipare alla TTG Travel Experience ma anche ciò che è servito per la preparazione.
Non sapevo nemmeno cosa fosse, ne avevo sentito parlare ma figuriamoci se mi sentivo all’altezza oppure in grado di partecipare ad una fiera di settore. E poi, grazie ad un semplice ma importante messaggio di invito da parte di Giuli (noncieromaistata.com) è successo.
Voglio subito ringraziare la mia compagna di fiera perché senza di lei “non ci sarei mai stata” e mai mi sarei messa in gioco. Ma che cos’è la TTG di Rimini?
Se sei qui a leggere questo articolo probabilmente non ti servono molte spiegazioni ma, in maniera molto semplice e diretta, è una delle più importanti fiere del turismo a livello nazionale, in cui, all’interno di un’area suddivisa in padiglioni, si trovano espositori da tutto il mondo rappresentando i tour operator dei vari Paesi, agenzie di viaggio, catene alberghiere, o comunque strutture che offrono alloggi, attività particolari nelle varie città e altro. In linea generale la suddivisione è tra Paesi del mondo, Europa ed Italia.
Perché andare alla TTG Travel Experience?
Ciò che è stato fondamentale per me è chiedermi, perché dovrei andarci? Personalmente, come dicevo all’inizio, non avevo mai preso in considerazione l’idea di partecipare ad una fiera di settore perché la mia attività con il Blog non è così proficua e costante, mi sembrava un lavoro poco degno da presentare, ero consapevole che non avrei potuto dare molto in cambio ad eventuali tour operator con cui avrei parlato, ero molto sfiduciata e questa sfiducia mi avrebbe privato di una possibilità che invece tutti e dico tutti coloro che hanno un Blog di viaggi dovrebbero fare.
A carte ferme, posso dire che, grazie a Giuli, ho fatto la scelta giusta, perché andare mi ha permesso di fare un passo più lungo rispetto a quello che ero abituata a fare in questo ambito, ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e nonostante abbia perso l’equilibrio poi ne è valsa davvero la “pena”.
Appresa la notizia che avrei davvero partecipato (a seguito della conferma da parte degli organizzatori della fiera attraverso l’invio del mio badge), non sapevo davvero da che parte rifarmi per prepararmi, non sapevo come fare un media kit, se avessi avuto tempo per impostarlo, e i bigliettini da visita. Era tutto pressoché incomprensibile.
E invece poi ho ritrovato il mio equilibrio e mi sono messa al lavoro, sacrificando del tempo libero per recepire informazioni su quello che dovevo fare e ciò che dovevo portare. Sono partita preparando il media kit, una sorta di portfolio con una piccola descrizione sul chi sono/siamo, ciò che raccontiamo e alcuni dati statistici del Blog e dei nostri canali social. Successivamente, grazie all’aiuto prezioso di Lui, ho creato il bigliettino da visita, e poi ci siamo imbattuti sui millemila siti per poterli stampare.
Tutto pronto in tempo, e per quanto strano possa risultare, per me già questo rappresentava un successo. E alla fine di tutto ero proprio gratificata, di esser riuscita a farlo interamente da sola, con le mie mani e ovviamente gli splendidi consigli di Giuli e di Lui.
Premetto che per ragioni lavorative sono riuscita a partecipare alla fiera solo una giornata, ma per esperienza personale, è sufficiente, potrei consigliare al massimo due giorni.
Sono partita in macchina direzione Rimini, ci siamo incontrate con Giuli alla stazione ed insieme ci siamo imbattute in questa avventura.
Grazie al badge abbiamo avuto accesso al parcheggio (gratuito, mi raccomando) e poi siamo entrate.
Ci siamo dirette subito in sala stampa dove ci hanno dato il porta badge e delle piccole informazioni di servizio.
Scoperto che avevamo un’area riservata, poiché bloggers, ci siamo fiondate lì dove ci hanno offerto la colazione.
Ho avuto modo di incontrare molte di quelle persone che conoscevo solo tramite uno schermo, con cui mi scrivo spesso, come dei veri e propri pen-friends e vederli lì, concretizzati, è stato davvero elettrizzante. Prima fra tutte proprio Giuli.
Per me gran parte delle cosiddette “good vibes”e i ricordi positivi della fiera, sono arrivati da queste persone, autentiche e vere, dietro ad una tastiera e vis a vis, che non è del tutto scontato. Ho potuto davvero toccare con mano ed assaporare la bellezza e la gratitudine di tutto ciò.

Mi sono fatta travolgere dal sorriso coinvolgente di Deia e Ale (unanuovameta.it) e dalla gentilezza di Nicole e Andrea (viaggioadomicilio), sono riuscita a parlare molto con loro e condividere le prime impressioni/emozioni provate, oltre che ovviamente, e non per ultima, la deliziosa colazione!
Con Giuli era la prima volta che partecipavamo alla TTG e, sempre fianco a fianco, ci siamo mosse tra i vari stand, all’inizio con un po’ di timore poi sempre più sciolte.
Non dimenticherò mai il calore e la familiarità con cui ci ha accolto, per prima, una signora, addetta alle public relations dell’ente del turismo cubano. Una vera e propria strappa sorrisi che emanava energia da tutti i pori e con la quale abbiamo rotto il ghiaccio.
Un segno? Beh non direi, credo molto nell’attrazione di energie e il mio grande desiderio di visitare Cuba credo che abbia giocato un ruolo fondamentale in questo incontro, inoltre Giuli, lei ci è stata e mi ha fatto sognare davvero forte con tutti i suoi racconti.
Ci siamo districate per tutta la fiera macinando chilometri, abbiamo deciso di fare prima gli stand relativi al mondo/europa e poi, nel pomeriggio, ci siamo dedicate all’Italia.
Dunque, cosa posso dire effettivamente di questa fiera?
Riassumo dicendo che è stato un turbinio di emozioni, contrastanti. Non sarei reale e vera se dicessi che mi sia piaciuto tutto nella sua interezza.
Incontri
Riguardo agli incontri posso dire che, oltre le persone sopra citate, la vera essenza della mia fiera, purtroppo, ho avute molte delusioni, soprattutto da alcune persone conosciute su Instagram o grazie al Blog, e mi dispiace, perché con molti di loro, mi ci sentivo quasi quotidianamente dietro allo schermo e poi, visti di persona, non mi hanno degnato nemmeno di un sorriso.
Numeri
Contano. Eccome, e di primo impatto, nonostante tu sia lì per presentare il tuo Blog, loro chiedono i numeri di Instagram. Non ho presentato nemmeno ad un’azienda il mio media kit, forse per una mia negligenza dovuta alla prima volta, ma le domande che mi ponevano sui numeri, riguardavano principalmente Instagram.
Lavoro
Non so dirvi molto perché non sono andata per cercare collaborazioni, piuttosto per una sorta di scambio.
Tu, ente del turismo/agenzia mi offri qualcosa durante il mio viaggio, io scrivo un articolo/pubblico una foto per far conoscere al mio piccolo pubblico la cosa che mi hai proposto. Ho optato per enti di Paesi che conoscevo bene oppure per quelli dove già so di andare e con il quale già ho un biglietto aereo prenotato.
Perché? Perché prima di tutto sono consapevole che sia per i numeri del mio pubblico che per la costanza dei contenuti, non sarei stata credibile se avessi puntato troppo in alto. Inoltre il Blog ed i miei canali social per me non rappresentano una fonte di guadagno e quindi di lavoro bensì uno svago, il coronamento di una passione, perciò ho fatto la mia scelta.
Devo dire che è andata bene. Ho ottenuto molti contatti e chissà, forse riuscirò, nelle prossime mete, ad ottenere anche qualche scambio.

Cosa ho imparato dal mio primo TTG Travel Experience?
Dalla TTG Travel Experience ho capito che attualmente non vorrei fare il lavoro di content creator.
E voi mi dite, ma sei pazza? E perché?
Perché ho già un lavoro che mi appaga molto, sia professionalmente che umanamente, e per il quale ho seguito, anche per quello, una grande passione.
E poi perché è un un ambiente affollato quello dei bloggers/content creators, ce ne sono davvero molti attualmente nel mercato e la domanda non è così alta, perché, come abbiamo avuto modo anche di parlare con Giuli, non è da tutti, o hai iniziato molto presto oppure hai qualcosa di veramente speciale /particolare da portare avanti, un messaggio forte, che spiazza, devi avere idee innovative ed originali. So che non dico niente di nuovo, ma a volte, spesso, in questo mondo, tale concetto passa in secondo piano.
Si pensa che basti avere numeri, che oggigiorno non è poi così difficile raggiungere grazie a metodi poco simpatici, oppure si pensa basti stare al passo con una strategia di pubblicazione, orari, giorni prestabiliti, controllare ogni attimo statistiche, SEO…
Non dico che non sono importanti, sono molto importanti per strutturare un lavoro in modo organico e professionale, ma spesso questa è la cosa più importante e, per il mio modo di vivere, pensare, ispirarsi, non è così che dovrebbe andare.

Parlando ancora con Giuli di questo argomento, mentre ci confrontavamo, nella mia testa una sola immagine si presentava, ed era quella di un’altra Giulia, sto parlando di Giulia Lamarca (mytravelsthehardtruth.com).
E’ in lei che io trovo il senso di tutto, è con lei che si allineano tutte le mie idee di Blog, contenuti, passione, scrittura, dedizione e quella capacità innata di comunicare, in modo semplice, imprese eroiche, ed è in lei che io più ritrovo il senso del viaggio.
Perché allora Noe hai deciso di aprire un Blog?
Perché scrivendo ho sempre trovato più semplice far passare il mio pensiero, perché è scrivendo che rivivo il mio viaggio oppure ne amplifico la sua forma, perché con il Blog ho finito di intasare casa di diari che comunque conservo molto gelosamente, perché mi piace pensare di essere letta da altri e che essi possano trovare nelle mie parole la forza di iniziare un viaggio, un’avventura, anche solo con un passo, sia esso fisico o spirituale. Perché in ciò che scrivo, credo davvero e perché è stato un modo potente di intensificare il legame che ho con mia sorella.
Spero di non essere andata troppo off topic ma con questa TTG si sono aperte voragini dentro di me su argomenti che mi stanno davvero molto a cuore.
Un grazie immenso,
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